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ARTE
COME INTEGRAZIONE
- due paesi, un’Europa
- cronaca di un sodalizio
Parte da Settembre 1990 l’amicizia con l’Austria,
quando il museo Casabianca ospita per la prima volta la mostra "AL
LIMITE-GRENZGANGER", voluta da Aldemar Schiffkorn dell’Ufficio
Cultura dell’Alta Austria ai fini di promuovere gli artisti
austriaci "fuori frontiera".
Poi, tra il 1992 e il 1993, è il museo Casabianca ad
essere ospite in Austria: a Bregenz e a Klagenfurt con "L’Art
est inutile" e a Graz con "Assolutismo ed eccentricità" ed
a Stayer con "Presenza Assenza"; quest’ultima è uno
spaccato dell’arte italiana anni ’60 corredata
da un ricco catalogo in italiano e tedesco stampato dalla Regione
Alta Austria, una mostra che molto ha contribuito a far conoscere
l’arte italiana in quel paese, seguita nel 1994 da STIGMA,
cento opere di grafica di artisti italiani in collezione.
Da allora un'ininterrotta collaborazione tra le due istituzioni
che si è concretizzata nel dicembre scorso con l’apertura,
a fianco del museo di Malo, di un atelier per gli artisti austriaci
che vogliono lavorare in Italia.
La DOMUS ARTIUM, questo il nome dell'atelier austriaco, e il
MUSEO CASABIANCA sono ora due realtà: quella di iniziativa “pubblica” della
Regione Alta Austria e quella “privata” della Casabianca
di Malo, due realtà che hanno avuto riconoscimenti ed
attestazioni testimonianza dell’impegno profuso per l’integrazione
dell’arte contemporanea nei due Paesi in ambito europeo,
con l'edizione di cataloghi e quaderni di documentazione degli
eventi.
- Alcune riflessioni sono d’obbligo per questo lungo
percorso collaborativo che dura da sedici anni;
la capacità del "privato", libero e tempestivo
nel proporre ed inventare, e la struttura "pubblica" austriaca
capace di registrare e trasmettere, al di là del mercato,
il mondo dell’arte contemporanea, il tutto supportato
dal fattore umano, espresso e presente nel lavoro di insieme
svolto dai responsabili delle due istituzioni coinvolte, Giobatta
Meneguzzo per l’Italia e Aldemar Schiffkorn per l’Austria.
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Come
italiano e come collezionista e curatore del museo Casabianca,
a titolo personale e degli amici del museo e dell’amministrazione
comunale di Malo, va il ringraziamento all’artefice austriaco
Aldemar Schiffkorn,con l’auspicio che le due realtà,
si facciano carico di ulteriori iniziative, perché questa
esperienza profusa dal 1990 ad oggi, vada oltre a quanto finora
attuato e trovi un assetto stabile e duraturo; perché gli
artisti di tutti i Paesi siano considerati sì come tali,
ma anche e soprattutto come soggetti “produttivi” nel
mondo socio-economico a cui appartengono.
GioBatta Meneguzzo
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