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Inizia nel
maggio del ’69, con l’inaugurazione della casa “Scarabeo
sotto la foglia” di Gio Ponti e Nanda Vigo, il confronto
pubblico del giovane collezionista, Giobatta Meneguzzo, che
si espone in prima persona al cospetto dell’arte contemporanea
con la frequentazione del mondo artistico e di quanti vi girano
attorno.
Prosegue nel giugno del ’74 il coinvolgimento più stretto
e stimolante, nel giardino di casa, con gli artisti “venuti
da fuori”, come indicato dalla stampa locale.
Poi, alla fine del 1975, Meneguzzo prende possesso della Casabianca,
dove nel 1978 allestisce il museo; è il 30 giugno di quell’anno
quando nella Lettera Aperta (il primo Comunicato Stampa) si dichiara: “L’iniziativa
nasce da due possibilità: a) il reperimento di un elevato
numero di opere grafiche di artisti degli anni ‘60/’70;
b) la disponibilità di spazi per l’esposizione di
tali opere…”.
E’ in questo clima che Mino Bertoldo, anche lui maladense
come Meneguzzo, si inserisce nel contesto della sperimentazione
delle arti, approdando subito a Milano, punto di gravitazione
comune. Il suo entusiasmante percorso, come fondatore e conduttore
del Teatro Out Off, è presentato alla Casabianca di
Malo come evento dal titolo:
MALO / MILANO… e
ritorno
DOMENICA 30 SETTEMBRE 2007 ore 11.00
nel Salone del Piano nobile della Casabianca
• presentazione libro Out Off trent’anni 1976-2006
•
apertura mostra fotografica documentaria - fino al 31 ottobre
seguirà buffet all’Androne del Museo.
Intervengono:
Alberto Ferrigato, assessore alla cultura - Malo
Giobatta Meneguzzo, curatore Museo Casabianca
Mino Bertoldo, fondatore e direttore Teatro Out Off
Nanda Vigo, architetto e artista
Lorenzo Loris, regista
Antonio Syxty, regista
Giorgio Fabbris, regista
Gianfilippo Pedote, produttore cinematografico
Carlotta Cernigliaro, grafico
La mostra documentaria Out Off trent’anni
1976-2006 si inserisce nel contesto della III Giornata del
Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione dei Musei
di Arte Contemporanea Italiani - prevista sabato 6 ottobre
2007,
con ingresso libero sia alla mostra che alla collezione stabile
del Museo, dalle ore 10.00-12.30 e 15.00-18.30.
MALO / MILANO… e ritorno
A proposito del libro Out Off trent’anni 1976-2006:
Trent’anni e molte vite per l’Out Off. Anche diverse
case, a partire dalla prima, a fine novembre 1976, ingresso da
quel grande cortile di viale Monte Santo, sotto le ringhiere
di un vecchio caseggiato destinato alla sparizione, la sala da
una parte, giù di qualche gradino, e il ristorante familiare
dall’altra; quindi, dopo qualche stagione di vagabondaggio,
la minisala con poche file di posti a due passi dal Ponte della
Ghisolfa e infine, poco discosto, ancora nei quartieri testoriani,
il trasferimento nell’ex cinema Eolo sulla Mac Mahon, ristrutturato
in teatro-modello, grande scena bene attrezzata, ampia gradinata
e in cima, di nuovo, l’eterno progetto del ristorante in
fieri (…) fa riflettere sui vantaggi creativi di un teatro-studio
condotto con passione e intelligenza, senza compromessi né tabù,
trovando la risposta di un pubblico, anche a costo di rischi
economici che un Paese con una autentica politica culturale avrebbe
contribuito a sostenere con ben altri mezzi.
Così inizia la prefazione di Franco Quadri al libro che
illustra i trent’anni di attività dell’Out
Off. La pubblicazione, realizzata dal Teatro Out Off con il contributo
del Comune di Milano, è stata curata dal fondatore e direttore
artistico Mino Bertoldo. Il volume di 252 pagine con 404 illustrazioni è diviso
in tre sezioni che fanno riferimento alle sedi stabili che hanno
caratterizzato l’attività dell’Out Off dal
1976 al 2006. La prima sezione “Monte Santo e altri luoghi” riguarda
l’attività di produzione e di ospitalità e
i progetti speciali realizzati dal 1976 al 1987. Nella seconda
sezione, via Dupré, sono raccolte le attività realizzate
dal 1986 al 2004. Nella terza e ultima sezione, via Mac Mahon,
viene documentata invece l’attività svolta nella
nuova sede dal novembre 2004 al novembre 2006. L’indice
generale cronologico riporta tutti gli spettacoli realizzati
dal 1976 al 2006. Questo è per noi un compleanno importante
che giunge in un momento di forte rilancio della nostra attività,
e di importanti risultati artistici e di pubblico. Oggi l’Out
Off ha una nuova sede, uno spazio elegante e funzionale con 200
posti a disposizione e con il bar-ristorante che si affaccia
nel foyer. Questo libro vuole essere un modo per ricordare e
testimoniare a tutti il nostro lavoro, e per noi uno stimolo
per continuare la strada intrapresa con la stessa tenacia e la
medesima determinazione di sempre.
Out Off trent’anni a
cura di Mino Bertoldo, redazione Anna Cremona, coordinamento
tecnico Roberto Traverso, assistenza
Francesca Ciulli, progetto grafico Carlotta Cernigliaro, impaginazione
elettronica Michele Venerato - Buonsegno - Sordevolo, tipografia
Arte della Stampa - Gaglianico - Biella, edizioni Out Off.
Il
libro, accompagnato da una mostra documentaria, sarà presentato
domenica 30 settembre alle ore 11.00
al Museo Casabianca di Malo (Vi).
Il Museo Casabianca svolge dal 1978 un ruolo significativo
in campo nazionale ed internazionale nello specifico delle arti
visive, qui rappresentate da oltre 1200 opere di 700 artisti
nella disciplina della grafica. Particolari eventi, che hanno
preceduto l'apertura del Museo, sono i cosiddetti Antefatti,
accompagnati da
A Z I O N I P E R F O R M A T I V E
di avanguardia, anche provocatorie e di rottura, allora impensabili
per il territorio vicentino:
- nel 1969 il Living Theatre con lo spettacolo "Dies Irae" nella
ex chiesa di San Bernardino, ora sede del Consiglio cittadino;
- nel 1974 il gruppo Area nelle stalle del conte Brunoro e
nel giardino di casa Meneguzzo, con il titolo "Alternativa n.2";
- nel 1978, all'apertura del Museo, azioni di gruppo nel Salone
del Piano Nobile fra artisti presenti in collezione. In queste performances non sono mancati nomi famosi, per citarne
alcuni: Tommaso Trini e Paolo Scheggi nel 1969, Demetrio Stratos,
Davide Mosconi, Francesco Clemente e Kubisch nel 1974 e, nel
1978, Nanda Vigo, Fernando De Filippi, Adriano Altamira, Armando
Marocco, Alzek Misheff, Stanislao Pacus e Nicole Gravier.
Artisti e performers che, pur operando nella metropoli milanese,
hanno calcato i siti di provincia, là dove potevano trovare
il giusto scenario in contrapposizione al clima culturale allora
in atto, afono e addormentato.
Si accusava allora l'ideatore o gli ideatori di servirsi di artisti "venuti
da fuori", raffigurando una specie di colonizzazione; quando
invece essi erano e sono stati una risorsa per scuotere la sonnolenza.
I risultati emergono anche in questa giornata, qui in questo
salone, dove con noi ci sono persone che in questo contesto (1969-2007)
sono state o promotrici, come Nanda Vigo, o partecipanti, come
Mino Bertoldo: a loro il nostro riconoscimento ed a quanti sono
stati presenti agli Antefatti del Museo.
L'allestimento dell'evento "MALO / MILANO …e ritorno" interessa
la struttura museale nelle seguenti stanze:
- negli ex granai, al 2° piano, una carrellata di foto di
scena sulle attività del Teatro OUT OFF (1976-2006) in
formato 70x100 cm;
- nella vetrina all'androne, una serie di locandine degli eventi
progettati dall'OUT OFF;
- negli ex granai, circa 300 copie del libro che testimonia il
lavoro del Teatro OUT OFF e del suo promotore Mino Bertoldo;
- nello scalone, ultimo pianerottolo, una gigantografia della
prima performance "Dies Irae" realizzata nell'ex chiesetta
di San Bernardino a Malo;
- negli ex granai - parte centrale, foto della performance "Dies
Irae", realizzate da Enrico Cattaneo;
- nella stanza n.7, in esposizione stabile, ulteriori foto dei
succitati Antefatti (1969 e 1974), realizzate da Enrico Cattaneo,
Laura Salvati e Placido Barbieri.
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